Alcuni moduli della serie A4 Dungeon Adventure sono ambientati in luoghi ricorrenti. Il primo modulo pubblicato, “Il Mausoleo Sepolto”, ha come sfondo il borgo di Raveslan ed alcune figure importanti della comunità del piccolo villaggio di confine. Per comodità dei Master che vogliono utilizzare i moduli A4 Dungeon Adventure, in questo post del blog troveranno tutte le informazioni su Raveslan e i dintorni del borgo.
Questo post sarà aggiornato di volta in volta con nuove informazioni adatte ad avere una visione più completa delle avventure pubblicate.
Inoltre questo post può essere arricchito con le vostre esperienze di gioco sui moduli della serie A4 Dungeon Adventure. Se qualche Game Master vuole ampliare i dettagli di Raveslan e delle Marche del Drago, è libero di mandarmi due righe e sarà mia premura aggiungerle a questo post, citandone il creatore e rendendo gratuitamente fruibile a tutti le vostre creazioni.

Il borgo di Raveslan
Raveslan è un piccolo borgo al confine settentrionale delle Marche del Drago poco distante dalle gelide cime delle Montagne Innevate e dalla misteriosa foresta delle ombre, un tempo reame elfico conosciuto come Thelmanhar.
Il borgo è crocevia di mercanti che commerciano con i villaggi dei nani minatori e artigiani tra i monti ma anche di esploratori che cercano fortuna tra le antiche rovine nascoste nella foresta elfica Thelmanhar. Il borgo oltre ad offrire i servizi di un insediamento di confine, un’accogliente locanda, un fabbro e carpentiere, un guaritore e un piccolo emporio, basa il suo sostentamento sull’allevamento e sulla falegnameria.
L’ordine e la legge a Raveslan sono controllate da un Borgomastro che all’occorrenza può chiamare a raccolta una piccola milizia di gente comune anche se questo è accaduto raramente. I vari avventurieri di passaggio per Raveslan, garantiscono al Borgomastro un valido aiuto in caso di necessità e sono fonte di informazioni o racconti da ascoltare attorno al fuoco della locanda del paese.
Poco distante dal borgo, sorge la Rocca del Corvo, una piccola roccaforte su uno sperone roccioso che sorveglia i confini settentrionali delle Marche del Drago. Lungo la via che dal borgo di Raveslan conduce alla Rocca, si trovano alcune rovine di antiche torri di avvistamento che servivano ad avvisare rapidamente la guarnigione nella Rocca di eventuali pericoli ed invasori provenienti dalle montagne a nord.
La più conosciuta tra queste torri di avvistamento è la Torre dello Spettro, a pochi chilometri dal borgo di Raveslan, che si vocifera sia infestata da uno spirito malvagio.
(Piccolo villaggio 350 abitanti circa) Popolazione: Umana 70%, Mezzelfii 20%, Halfling 5%, Nani 5%.
Nel centro del villaggio sorgono le botteghe principali e la torre del siniscalco, amministratore della comunità. La maggior parte delle abitazioni sorgono nei dintorni del centro di Raveslan e sono principalmente fattorie o laboratori del legno. Il villaggio non ha mura o protezioni di sorta, ma è pattugliato dalla milizia cittadina. L’amministrazione locale e garantita dal siniscalco Ezechiel Longbow che governa in nome del Lord delle Marche del Drago.
Personalità importanti
Ezechiel Longbow; siniscalco del villaggio. Ezechiel un tempo era un avventuriero che difendeva con coraggio i confini delle Marche dalle invasioni degli orchi a nord. Grazie alle sue imprese il Lord delle Marche gli ha concesso di diventare siniscalco di Raveslan e passare il resto della vita in tranquillità nel nord della regione. Ezechiel ha circa quarantacinque anni ed è sposato con Evangeline e ha due figli gemelli di quasi quindici, Lehara e Teobald. Evangeline ha sangue elfico nelle vene, ma i due figli gemelli non sembra abbiano i tratti tipici dei mezz’elfi.
Thranir; il fabbro del villaggio. Thranir è un nano originario delle montagne a nord delle Marche del Drago. Il suo clan commercia con la popolazione delle Marche e Thranir ha deciso di stabilirsi a Raveslan durante uno dei suoi viaggi come mercante. È abile a lavorare il ferro e l’oro. Il nano ha alcuni apprendisti tra i quali Teobald, il figlio del Siniscalco.
Pandrodius; Erborista e Curatore. Il saggio Pandrodius è in realtà un druido che vive a Raveslan per sorvegliare i confini della Foresta di Thelmanar. Pochi nel villaggio sono a conoscenza delle sue abilità di Druido o della sua appartenenza a questo misterioso ordine. Solo Ezechiel, Evangeline la loro figlia Lehara che studia l’arte druidica come iniziata, sono a conoscenza del segreto di Pandrodius. Per tutti gli altri cittadini il vecchio saggio è un semplice erborista capace a guarire semplici ferite con impacchi e pozioni.
Theomdar: uno dei nani delle colline più abili nella lavorazione del legno della zona settentrionale delle Marche del Drago. Il nano si è trasferito a Raveslan dove ha trovato un clima più caldo rispetto alle fredde nottate invernali delle montagne innevate. Vive nel borgo da quasi 30 anni e continua a creare meravigliosi oggetti in legno che vende direttamente ai mercanti che regolarmente passano da lui a fare rifornimenti. Alcune voci dicono che sia anche in grado di creare parti per dei preziosi oggetti magici come bastoni, bacchette o verghe. Per questo motivo la sua bottega è saltuariamente visitata da Stregoni e Maghi.
Keliana: La principale locanda di Raveslan (Il Boccale Scheggiato) è gestita da Keliana, una donna di mezza età molto affascinante e abile nel trattare avventurieri, mercanti e avventori. Il marito di Keliana, il precedente oste della locanda, è deceduto dieci anni fa, ma lei ha proseguito a gestire gli affari di famiglia al posto di suo marito. La donna vive al piano di sopra della locanda con il suo unico figlio Weldon, un esuberante ragazzo di quasi 13 anni, dal buon cuore, ma con spiccate abilità da furfante di strada.
Luoghi Importanti
In questo paragrafo sono descritti i vari luoghi più importanti del borgo di Raveslan. Ogni luogo è riportato sulla mappa con un numero di riferimento.
02 – La torre dello Spettro: La storia dello spettro della torre viene raccontata dalle balie o dagli anziani a tutti i bambini di Raveslan per impaurirli e tenerli buoni nelle lunghe giornate invernali. Negli ultimi anni nessuno ha mai realmente visto lo spettro, ma basta sentire il vento che sibila attraverso le pietre in rovina della torre sulla collina per far rabbrividire anche il più coraggioso degli abitanti dl piccolo borgo di Raveslan. Tutti sanno che in realtà quello è il lamento del fantasma della giovane Elehana, figlia del Borgomastro, che ha tragicamente perso la vita tra le rovine dell’antica torre di avvistamento poco distante dal borgo.
La ragazza, quasi duecento anni fa, è rimasta vittima del crollo di una parte della torre che durante un temporale è stata colpita da un fulmine. Elehana si era rifugiata nella torre insieme ad altri ragazzi del borgo, proprio per proteggersi dal temporale improvviso.
Il fato ha voluto che un fulmine colpisse una parte della torre già minata dalle intemperie provocando il distacco di alcuni massi. Elehana è rimasta sepolta dalle pesanti pietre, mentre cercava di salvare alcuni ragazzi più piccoli dal crollo improvviso. In breve, questo tragico avvenimento si è trasformato nella leggenda dello Spettro della Torre utile, come già detto, per spaventare i bambini o per tenere la popolazione lontana dalla torre pericolante. Anche se il racconto ha un fondo di verità dato che Elehana aveva sangue elfico nelle vene e questa sua improvvisa morte l’ha trasformata in una Banshee. Il suo lamento è mortale per la gente comune e questo non ha fatto altro che rendere la torre un luogo isolato ed evitato dalla maggior parte della popolazione di Raveslan. Per questo motivo nel corso degli anni, tra queste rovine hanno trovato rifugio solamente individui bisognosi di rimanere lontano da occhi indiscreti e visitatori improvvisi.
La torre faceva parte di una serie di avamposti di osservazione sulle colline lungo la strada che separa il borgo di Raveslan dalla Rocca del Corvo molto più a nord. La torre era costantemente presidiata da una piccola guarnigione di soldati dell’esercito imperiale. Con la caduta dell’impero, quasi mille anni addietro, l’avamposto è stata abbandonato e la struttura esterna, con il passare dei secoli ha iniziato a crollare in rovina. Fino alla tragedia di Elehana, la torre è sempre stata meta dei giochi avventurosi dei giovani di Raveslan che trascorrevano i pomeriggi delle brevi estati del nord a nascondersi tra le rovine della torre e ad immaginare di combattere con stregoni o mostri malvagi.
Successivamente la gente di Raveslan si è sempre tenuta lontana dalla torre e questo ha favorito l’insediarsi di figure misteriose che cercavano isolamento da nascondigli sicuri.
Tra queste figure c’è stato uno stregone di nome Oxyrius che nei sotterranei della torre ha portato avanti per anni i suoi esperimenti oscuri, fino a che non è stato scoperto dagli abitanti di Raveslan che in massa hanno assaltato la torre costringendo lo stregone ad abbandonare la regione. Da quel giorno i sotterranei della torre sono rimasti sigillati ma hanno iniziato a circolare altre misteriose storie su quello che era rimasto sepolto al loro interno.
Queste dicerie hanno alimentato la fama della Torre che attira spesso avventurieri ed esploratori, ma anche i giovani di Raveslan che in cerca di emozioni si limitano ad avvicinarsi alle rovine sulla collina erbosa, per poi scappare spaventati fino alle case del borgo.