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Archivio mensile:ottobre 2013

Vampire Secoli Bui – Baali

ImageTra le varie scartoffie ho ritrovato questa lettera dei tempi in cui giocato a Vampire Redemption in rete. La comunità che si era creata era formata da moltissimi giocatori di ruolo di Vampire Secoli Bui e questa che riporto era una lettera spedita al mio personaggio. Può essere utile per capire qualcosa di più su Vampire e sui Baali….

…Ma veniamo a te a quanto mi chiedi. Vedo che sei assai interessata riguarda ai Baali e quindi non mi resta che narrarti della loro storia e di quello che sono ora.
Dunque in principio Baal era un Antidiluviano, uno della terza generazione, pacifico- per quanto possa esserlo un antidiluviano- che viveva nella prima o nella seconda città (forse conosci il mito delle città cainite? Oppure no? sorella dimmi e sarò lieta di risponderti nella mia prossima missiva) in pace ed armonia. Saulot (il progenitore del clan Salubri) gli avrebbe chiesto aiuto per un rito magico di propiziazione che andava compiendo e Baal prontamente aiutandolo, si sarebbe accorto che in realtà quello non era altro che un rito per evocare dei demoni. Contrario all’idea di lasciare che Saulot aprisse le porte dell’inferno Baal desistette, ma Caino stesso scoprì tutto e poichè lo scaltro Saulot aveva predisposto le cose per non esserne poi incolpato, la colpa ricadde sul povero Baal. Questi venne maledetto da Caino a seguire la strada dei Demoni e a temere sia gli uomini ed i Cainiti poichè questi egli aveva tradito, agli occhi dell’ignaro Caino, da questi sempre sarebbe stato perseguitato.
E dunque nacque così il clan dei Baali che aveva, sin dall’inizio, come solo scopo la vendetta nei confronti di Saulot. Fu così che i Baali cominciarono a manipolare la razza umana e fondarono la terza città, ma il loro destino era segnato. Vi fu un’epica battaglia che vide schierati Baali da una parte e Cappadoci, Brujah, Salubri e altri dall’altra; i Baali vennero sconfitti miseramente e la loro stirpe sparì dalla memoria cainita.
Ma certo non sparirono del tutto loro stessi, anzi. Consci che la loro maledizione li avrebbe sempre perseguitati essi inventarono una vera Masquerade- ti parlo di milleni prima che in Egitto nascesse il primo uomo- e la seguirono devotamente: camuffarsi ed entrare nelle fila del nemico per distruggerlo dall’interno. Fu così che i Baali scomparirono e i cainiti li dimenticarono.
Ma mia cara amica ora i Demoni avevano altri da perseguire: Cappadoci e Brujah avevano il loro posto nelle trame dei vendicativi Baali. Ed ecco quindi perchè gli aristocratici Ventrue distrussero lo splendore che era Cartagine… forse che le loro menti astute non avevano visto che quella distruzione avrebbe significato l’inizio della fine della sapienza dei filosofici Brujah? Non credo… ma il nemico era nelle loro file e tramò tanto bene che sobillato da questi vecchi serpenti demoniaci i Ventrue distrussero Cartagine nascondendosi dietro le conquiste romane. La fine del sogno Brujah fu la prima vendetta per i Baali.
Ma ora andiamo avanti di qualche secolo ed incontreremo una stirpe di maghi che agognava l’immortalità. Chi mai avrebbe messo loro in mente quest’idea? Perchè quegli umani dai poteri magici decisero che sarebbero diventati dei Dannati? Naturalmente anche qui vi fu lo zampino dei Baali che spinsero alcuni adepti dell’ordine di Hermes ad utilizzare un Antidiluviano per i loro esperimenti… e chi se non, guarda caso, Saulot stesso? Ecco dunque la seconda vendetta: lo spirituale Saulot- che nel frattempo aveva girato l’oriente cercando di espiare a quella colpa contro suo fratello Baal- donò non volente il suo sangue e nacquero così i Tremere. Naturalmente nessun Salubri sopravvisse alla cosa visto che i neo-nati Tremere si diedero ben da fare per eliminarli… quelli qui in Europa naturalmente perchè pare che qualcuno scappò loro e seguì i passi di Saulot dirigendosi nel lontano Oriente.
Il medioevo vide quindi la nuova vendetta compiersi ma se attendi qualche secolo anche il Rinascimento ti mostrerà il capolavoro dei Baali: i Giovanni. Sì perchè, sorella mia, quell’Augustus Giovanni che si bevve il buon Vecchio Cappadocius diventando un Antidiluviano non fece tutto da solo. I Baali furono ben scaltri nel fargli pensare che fosse così bello avere un proprio clan… e fu la loro opera più perfetta perchè nessuno sopravvisse ed ora i Cappadoci sono solo un ricordo. Ma forse ti sto annoiando, vero? Salterò a piè pari il fatto che la grande rivolta anarchica sia un altro prodotto dell’ingegno Baali così come la divulgazione di quell’opera di quell’irlandese che narra la storia di Dracula. Tutti colpi inferti alla società cainita dall’industriosa progenie Baali che ci conducono ai giorni nostri. Tieni forte mia cara: i Baali sono fra noi… pare che le stesse Figlie di Cacofonia siano loro creature… comunque i Baali hanno sagaciamente inscenato la loro fine millenni fa ed ora militano nelle nostre schiere. Un Salubri mio confratello degli Inconnu valuta che almeno il dieci percento di ogni Clan conosciuto sia costituito da Baali. essi hanno affinato la loro disciplina Daimonon che trae origine dalle potenze demoniache stesse ed hanno invaso lentamente il nostro mondo simulandoci alla perfezione. Ognuno di essi è collegato ad una potenza degli inferi che dona una particolare capacità, chi quella di sedurre, chi quella di creare fiamme ardenti (cosa strana che il Sabbat adori il fuoco nevvero?), chi ancora- i più pericolosi- di evocare i demoni stessi. Ma col tempo le loro debolezze si sono anche affinate. Più paranoici che mai ora hanno un solo chiodo fisso: vendetta su tutto e su tutti. Peccato che il loro strepitoso camuffamento roda a volte le loro menti e faccia loro dimenticare di essere dei Baali… un prezzo da pagare per un particolare eclettismo… questo è quanto so. Se mi porrai altre domande sarò lieta di risponderti.

 
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Pubblicato da su 22 ottobre 2013 in Giochi di Ruolo

 

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Lupo Solitario – I Signori delle Tenebre – Lucca 2013

Ho letto da poco questa notizia su FB direttamente dal profilo di Joe Dever.

ImageFinalmente sarà disponibile la nuova versione del librogame di Lupo Solitario 1 – I signori delle tenebre in edizione deluxe, Extended cartonata. La copertina e il comparto grafico sono spettacolari. La copertina sembra essere stata disegnata appositamente per il mercato italiano. Inoltre nel volume dovrebbe essere presente la mappa delle Terre Libere (Sommerlund e Durenor), disegnata da Francesco Mattioli, autore del progetto mappe dell’intero Magnamund. I volumi dovrebbero uscire con cadenza quadrimestrale. L’editore non è più la E Elle di Trieste, ma la Vincent Books…. riporto qui il comunicato di Mr Dever:

I’m very pleased to announce the forthcoming publication of “I Signori delle Tenebre” – the first Italian language hard cover collector’s edition of Lupo Solitario Book 1. The book contains a much improved translation of the expanded English text, plus a new and exclusive colour map of The Lastlands by Francesco Mattioli. The amazing cover art is by Alberto Dal Lago.

“I Signori delle Tenebre” (Lupo Solitario Book 1) will be launched on 31 October 2013 at the first day of the Lucca Comics and Games Show (Lucca, Italy). As usual, I shall be attending the 4-day show, during which I shall be signing books and maps and meeting with hundreds of loyal Lupo Solitario fans. If you’re coming to the Lucca show this year, don’t forget to bring your Lupo Solitario books – I will be very happy to sign them for you. I very much look forward to seeing you there. Ciao.

“I Signori delle Tenebre” by Joe Dever, published by Vincent Books. Hardcover.550 pages. €16,90.

che dire….. peccato non poter andare a Lucca quest’anno per prenderlo in anteprima.

 
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Pubblicato da su 18 ottobre 2013 in Uncategorized

 

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Ravenloft – Modulo I6

Forse non tutti quelli che leggono queste righe sono a conoscenza del fatto che occasionalmente scrivo su DM Magazine, rivista di GdR classici, completamente gratuita.

La mia collaborazione si è per ora limitata ad alcuni articoli e ho deciso di riportarli in questa sede per dare linfa al blog e un ulteriore supporto alla rivista. ImageIl primo articolo riguarda il modulo per Advanced Dungeons & Dragons dedicato a Ravenloft.  Quindi, se non lo aveta già fatto sulle pagine di DM Magazine, tuffatevi tra le nebbie……

“I am the ancient. My beginnings are lost in the darkness of the past. I am not dead. Nor am I alive. I am undead, forever.”

“ Io sono l’antico. Le mie origini sono perdute nell’oscurità del passato. Io non sono morto. Neppure vivo. Io sono un non morto per sempre.”

  Con questa frase si apre la prima pagina di un’avventura entrata nella leggenda e amata da molti giocatori di D&D.

La lotta contro il male è uno dei temi più classici nel Gioco di Ruolo e nella narrativa e tra le diverse creature malvagie che gli eroi del bene si trovano ad affrontare, il Conte vampiro isolato nel suo castello, è uno degli stereotipi più usati. A prima vista quindi, il modulo I6 – Ravenloft potrebbe sembrare una semplice avventura addirittura troppo inflazionata e dalla scarsa possibilità di successo di critica e pubblico perfino per il periodo in cui è stata pubblicata. Ciononostante, il suddetto modulo di avventura è ancora oggi uno dei migliori mai scritti ed è spesso utilizzato come termine di paragone per molti prodotti pubblicati nel campo dei GdR. Poche nuove pubblicazioni possono reggere il confronto con le innovazioni di questo modulo e del suo principale protagonista, il conte Strahd von Zarovich.

 L’ORIGINE

Il modulo di avventura I6 Ravenloft, è stato pubblicato dalla TSR nel 1983, da utilizzare con le prime regole di Advanced Dungeons & Dragons ed è adatta a personaggi di livello intermedio (la lettera “I” indica, appunto, i moduli per livelli intermedi), tra il 5° e 7° livello. Gli autori dell’avventura sono Tracy e Laura Hickman (nomi molto familiari ai fan di Dragonlance), l’immagine di copertina e le illustrazioni interne sono state affidate a Clyde Caldwell, mentre le mappe interne sono disegnate da David Sutherland III. Il modulo è di 32 pagine in perfetto stile con gli standard delle avventure pubblicate fino a quel periodo. Per alcuni anni, prima della sua pubblicazione, il modulo è stato testato dallo staff della TSR in sessioni notturne ma con un altro nome Vampyr Gli autori erano alla ricerca di una valida alternativa al trito e ritrito stereotipo del vampiro malvagio e quando l’avventura fu pubblicata pochi potevano immaginare il successo che il suo principale progonista, il Conte Strahd von Zarovich, avrebbe riscosso nel pubblico.

La struttura dell’avventura è innovativa fin dalle sue prime pagine. Infatti, il modulo si apre con la descrizione di Strahd. La descrizione è molto ben dettagliata e oltre alle caratteristiche di gioco, offre notevoli spunti per l’interpretazione del vampiro durante gli scontri con i personaggi, una vera innovazione per le pubblicazioni di quel periodo. La descrizione di Strahd prosegue introducendo la lettura delle carte in Ravenloft e la determinazione di alcuni obbiettivi che il vampiro persegue durante l’avventura piuttosto che luoghi dove incontrare il conte per la prima volta o bonus e penalità ai personaggi ai tiri del dado. Il metodo, piuttosto semplice ma di notevole  impatto visivo verso i giocatori, consiste nel selezionare da un mazzo di carte i numeri e le figure evidenziate nel modulo. Successivamente, durante un incontro specifico dell’avventura, il DM imitando la lettura dei tarocchi, deve mostrare ai giocatori delle carte e leggere la descrizione legata alla carta pescata dal mazzo. Alla fine della lettura il DM deve annotarsi le indicazioni da utilizzare nel proseguimento del modulo.Image

Queste due sono le maggiori innovazioni presentate dai coniugi Hickman, che hanno reso celebre quest’avventura. Il resto del modulo presenta una sommaria descrizione e incontri nella regione di Barovia, tormentata terra soggiogata dalla tirannia del conte vampiro. I personaggi si trovano ad affrontare diverse creature della notte, lupi, non morti, vampiri ma su tutti gli incontri aleggia la presenza di Strahd. La seconda parte dell’avventura descrive il castello di Ravenloft e i vari incontri con i servitori del vampiro. All’interno del castello gli eroi si trovano davanti nemici formidabili che però sono un semplice diversivo per lo scontro finale con il signore di Barovia. La casualità della scelta del luogo dove incontrare Strahd e l’eventuale prolungamento degli scontri tra il vampiro e i personaggi, sono uno dei punti chiave del modulo ma anche un metodo diverso per il DM di affrontare la gestione della sessione di gioco. L’epilogo dell’avventura, che coincide con la morte di Strahd, non avviene in un luogo prestabilito ma può essere deciso dal DM, seguendo le indicazioni date dal modulo e dalla lettura delle carte.

Alla luce di quanto descritto nell’epilogo dell’avventura, si comprende maggiormente lo spessore di un nemico del calibro di Strahd von Zarovich. La tragedia che ha condotto il conte a diventare un vampiro, l’amore non corrisposto di Tatyana futura moglie di suo fratello, ha una solida base che molti autori successivi hanno utilizzato per creare qualcosa di più di una semplice avventura.

Fin dalla sua pubblicazione I6 – Ravenloft ha incontrato i favori del pubblico e della critica. Molte recensioni sulla stampa specializzata in GdR indicano questo modulo come uno dei migliori fino a quel tempo pubblicati. Su un articolo di Dragon Magazine si puntualizzano le innovazioni introdotte dagli autori, ma si evidenzia che in fondo si tratta pur sempre di un’avventura dove si esplora un dungeon pur con un pizzico di spunti horror. Di ben diverso avviso è la recensione su White Dwarf che da un voto di 8 su 10.

In tempi più recenti la rivista Dungeon ha pubblicato una classifica delle migliori avventure di sempre e il modulo I6 si trova al secondo posto dopo Queen of the Spiders.

LE SUCCESSIVE RIEDIZIONI

Nota dell’autore: in questo articolo sono descritti solamente i moduli in mio possesso, ma a quanto descritto nel paragrafo successivo, bisogna aggiungere un’edizione speciale non compresa nel box dei 25 anni di D&D, ristampata per onorare l’anniversario importante, ma senza costringere il pubblico alla spesa del box intero.

 Il successo del modulo di Ravenloft è tale da convincere la TSR a riproporlo in diverse edizioni e pubblicazioni.Image

Negli anni 80, seguendo il trend positivo dei libro game, è stato pubblicato Il Signore di Ravenloft, sesto volume della collana Advanced Dungeons & Dragons libro game (edito in italia dalla EL) e riprende gli eventi dell’avventura I6. Il giocatore del libro game interpreta Jeren Sureblade e nei vari paragrafi del libro, affronta Strahd il vampiro nel suo castello.

Ogni edizione di Advanced D&D ha avuto la sua versione di Ravenloft. A partire dalla seconda edizione di AD&D, Ravenloft è stata promossa ad ambientazione con risvolti horror e gotici. Maggiori informazioni su questa tipologia di prodotti si trova in un articolo nel numero 3 di DM Magazine.

Nel 1993, dieci anni dopo la pubblicazione dell’originale I6, vede la luce il modulo House of Strahd che descrive nuovamente il villaggio di Barovia e il Castello del vampiro, adattato alle nuove regole dell’ambientazione. Inoltre l’avventura contiene la descrizione dei nuovi incontri, affiancata dagli incontri dell’originale I6 – Ravenloft.

La TSR, in occasione della commemorazione dei 25 anni di D&D, ha ristampato un’edizione Silver del modulo. questa edizione si può trovare contenuta all’interno del box D&D 25 anniversary.

In tempi più recenti, prima della pubblicazione della 4 edizione di D&D, la WOTC ha abbandonato Ravenloft come ambientazione, riproponendo una rivisitazione dell’avventura originale. Spedizione a Castel Ravenloft riprende l’idea originale di Barovia e del suo signore oscuro, aggiornandola alle regole di D&D 3.5.

Attualmente non sembra siano previste ulteriori riedizioni di questa classica avventura ma Strahd è stato presentato nel supplemento per D&D 4Ed dedicato ai non-morti (Oltreromba: i segreti dei non-morti).

IL SEGUITO DI UN CLASSICO

 Tre anni dopo la pubblicazione di I6 – Ravenloft, i due autori diedero vita al suo seguito, I10 – Ravenloft II: House on the Gryphon Hill. In verità il modulo porta la firma dei coniugi Hickman, ma il loro apporto al modulo è stato superficiale dato che Tracy e Laura hanno abbandonato la TSR prima della fine della stesura. Altri autori hanno completato il loro lavoro, David “Zeb” Cook, Jeff Grubb, Harold Johnson e Douglas Niles. Questo seguito amplia i territori della regione dove si trova Barovia, introducendo Mordentshire, un villaggio oltre il confine del territorio di Strahd. L’avventura ha un’atmosfera più surreale e onirica, riproponendo incontri di notevole spessore narrativo.

 Il modulo non è strutturato per DM principianti ma necessita di una certa preparazione da parte di chi vuole dirigere l’avventura. Idealmente questo modulo pone le basi per le ambientazioni future di Ravenloft. Molte idee e personaggi presentati nel secondo modulo di Ravenloft, sono poi stati riproposti in pubblicazioni future, primo fra tutti il Lich Azalin.

STRAHD VON ZAROVICH

ImageUn approfondimento particolare è dedicato a Strahd von Zarovich, protagonista dei moduli sopraccitati.

Strahd è il primo villain, nemico principale di un’avventura, dotato di “un’anima” propria. La descrizione e le possibilità descritte nelle prime pagine del modulo, presentano il nemico in maniera diversa da quanto fatto prima. Dotare Strahd di queste sfaccettature e di una profondo legame con il suo passato e le sue tragedie, ha creato il successo del modulo I6. Pochi altri nemici sono riusciti a raggiungere le vette di popolarità del conte vampiro che negli anni è stato protagonista di romanzi ( i due volumi, Memorie di Strahd, editi da Armenia) e addirittura di alcuni videogame. Il personaggio Strahd è stato ampliato da altri autori, ma quanto creato da Laura e Tracy Hickman, in realtà non ha subito mai modifiche sostanziali, a dimostrazione dell’ottimo lavoro svolto dai due autori. Nell’ultimo numero cartaceo di Dragon, Strahd è entrato in classifica tra i migliori venti villains della storia di D&D.

 CONSIDERAZIONI

 Tutt’oggi il modulo I6 – Ravenloft si può definire un classico che tutti gli amanti di D&D, dovrebbero aver giocato almeno una volta in una sua qualsiasi edizione o riedizione. Per tutti gli interessati, il modulo originale è ancora facilmente reperibile nel mercato del collezionismo, a prezzi accessibili (20-25 euro). Consiglio vivamente di procurarsene una copia per immergersi in un mondo oscuro e tenebroso, per  tentare di sconfiggere uno dei più affascinanti nemici di sempre.

 
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Pubblicato da su 17 ottobre 2013 in Giochi di Ruolo

 

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Virumsortiticorporafurtimincludum

ImmagineSono passati quasi quindici anni, ma ricordo ancora il nome del mio primo personaggio di Advanced Dungeons&Dragons, uno gnomo ladro dal nome intricatissimo (quello del titolo). Fino a quel momento avevamo giocato solamente alla versione più semplice, quella della scatola rossa,  e le razze e i personaggi erano limitati. Giocare con le nuove regole  di AD&D ci permetteva di ampliare la nostra esperienza e interpretare nuove classi e dare vita a nuove avventure. Le nuove regole erano solamente in inglese e questo ha favorito la mia conoscenza scritta della lingua a dispetto di quanto avevo provato a studiare a scuola. Se riesco a sopravvivere a Londra e new York, lo devo alla mia passione per i GdR. Ovviamente non fatemi parlare in inglese perché la pronuncia è pessima, ma non ho problemi a leggere e riesco a capire “abbastanza” cosa mi si dice (anche se ora sono abbastanza arrugginito). Tornando al mio gnomo, è stato l’unico esperimento di personaggio lontano dai miei canoni abituali. Per la prima volta ho lasciato da parte i maghi e mi sono dedicato ad uno scanzonato e irrazionale gnomo ladro. Ovviamente  il mio piccolo ha avuto vita breve, ucciso per colpa della sua innata imprudenza. Non ricordo se è rimasto vittima di un drago o di un incantesimo. Resta il fatto che per sei livelli, ho interpretato un personaggio dal nome impossibile (gli amici lo chiamavano Virum) ma che ha dato inizio alla mia esperienza con le regole avanzate di D&D.

Ricordo che abbiamo deciso di passare alle nuove regole, spinti dal fatto che ormai i nostri eroi di D&D classico erano diventati Immortali ( la fantomatica quinta scatola di D&D introduceva le regole per personaggi oltre il 36° livello che divenivano, di fatto, immortali), ma soprattutto, dai nuovi “acquisti” che Paolo aveva portato dall’Irlanda. In breve abbiamo consegnato i nostri vecchi personaggi alla leggenda ( ricordo i nomi di alcuni come Piator il chierico, Hendel il guerriero, Kallarvaning l’elfo, Oxyrius il mago, e Ablaze il mio mago). I nostri nuovi personaggi erano più variopinti  ed il nostro gruppo eterogeneo e soprattutto di primo livello!!!

 
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Pubblicato da su 8 ottobre 2013 in Giochi di Ruolo

 

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